sabato 20 novembre 2010
sabato italiano 20 novembre 2010
venerdì 15 ottobre 2010
Diario di uno scrittore che non scrive
giovedì 21 gennaio 2010
oh you've got blue eyes, oh you've got green eyes, grey eyes
Doveva evidentemente andare così,
e comunque va sempre così quando non ho il tempo di farmi la mia sacrosantaspremutad'arancio la mattina,
specialmente poi in questo periodo dell'anno che le arance sono commoventemente buone,
mi è capitato di bere una spremuta appena sveglio e scoppiare a piangere soffocato,
ma credo sia depressione più che ipersensibilità alla felicità da succo d'arancia,
tra l'altro è successo ieri,
ma non mi preoccupa più di tanto,
meglio che ridere bevendo una spremuta acida che fa schifo,
io alla spremuta ci tengo.
Il cellulare precipita dalla mia tasca e senza fare un rumore si infila come un drone nell'intercapedine di luce nera tra l'ascensore e la vita reale
e si frantuma, in un luogo non raggiungibile a noi, non tecnici,
perchè la vita negli ascensori non è vita reale,
si amplificano gli odori, gli imbarazzi, si esasperano tutti i rapporti, gli ascensori ti rubano sempre qualcosa, se ci si fa caso c'è sempre un po' di anima di chi c'è appena uscito, è risaputo chi vive negli ascensori non ha l'anima ed è invisibile, infatti non si è mai visto nessuno vivere in un ascensore, negli ascensori si ascende e si precipita lentamente, sono il luogo che meno mi piace dopo gli autobus, negli ascensori si violentano i perimetri, l'uomo si muove verticalmente, è il mondo post invasione cinese, negli ascensori è una merda.
E poi arrampicarsi con questa cabina del telefono su per i colli sole freddo e New Order ad alto volume
la crisi epilettica sfiorata sul ritornello, davvero per un pelo questa volta,
la fastidiosa sensazione di brivido freddo e malato quando mi capita di passare così vicino ad una crisi,
e la certezza che vorrei che comunque tutte le persone che sono venute a contatto con me
dicessero e pensassero di me proprio il ritornello di Temptation
Oh
i never seen anyone quite like you before
oh
i never met anyone quite like you before
e io non ho mai visto nessuno come te prima d'ora
e io non ho mai conosciuto nessuno come te prima d'ora,
che forse poi in questa canzone un ritornello vero e proprio non c'è
e vorrei entrare in un locale e sentirla ed agitarmi,
e so che pensare questa cosa è una maledizione,
che se vuoi essere speciale per tutti poi finisci pazzo e solo.
La mia professoressa di storia dell'arte, alle superiori, mi diceva che le ricordavo tanto un suo amico
che ora si aggirava tossico e mendìco per i boulevard parigini e al quale lei aveva voluto molto bene,
io ero ovviamente onorato di questa cosa,
oltre che ammaliato dal termine mendìco.
Ma l'ambizione è una maledizione,
ma la diversità è una maledizione,
la bellezza è una maledizione,
il successo è una maledizione,
i soldi sono una maledizione,
gli amici sono una maledizione,
ottenere tutto quello che si vuole è una maledizione,
l'amore è una maledizione
e ci farà tutti a pezzi
ancora
e ancora.