Doveva evidentemente andare così,
e comunque va sempre così quando non ho il tempo di farmi la mia sacrosantaspremutad'arancio la mattina,
specialmente poi in questo periodo dell'anno che le arance sono commoventemente buone,
mi è capitato di bere una spremuta appena sveglio e scoppiare a piangere soffocato,
ma credo sia depressione più che ipersensibilità alla felicità da succo d'arancia,
tra l'altro è successo ieri,
ma non mi preoccupa più di tanto,
meglio che ridere bevendo una spremuta acida che fa schifo,
io alla spremuta ci tengo.
Il cellulare precipita dalla mia tasca e senza fare un rumore si infila come un drone nell'intercapedine di luce nera tra l'ascensore e la vita reale
e si frantuma, in un luogo non raggiungibile a noi, non tecnici,
perchè la vita negli ascensori non è vita reale,
si amplificano gli odori, gli imbarazzi, si esasperano tutti i rapporti, gli ascensori ti rubano sempre qualcosa, se ci si fa caso c'è sempre un po' di anima di chi c'è appena uscito, è risaputo chi vive negli ascensori non ha l'anima ed è invisibile, infatti non si è mai visto nessuno vivere in un ascensore, negli ascensori si ascende e si precipita lentamente, sono il luogo che meno mi piace dopo gli autobus, negli ascensori si violentano i perimetri, l'uomo si muove verticalmente, è il mondo post invasione cinese, negli ascensori è una merda.
E poi arrampicarsi con questa cabina del telefono su per i colli sole freddo e New Order ad alto volume
la crisi epilettica sfiorata sul ritornello, davvero per un pelo questa volta,
la fastidiosa sensazione di brivido freddo e malato quando mi capita di passare così vicino ad una crisi,
e la certezza che vorrei che comunque tutte le persone che sono venute a contatto con me
dicessero e pensassero di me proprio il ritornello di Temptation
Oh
i never seen anyone quite like you before
oh
i never met anyone quite like you before
e io non ho mai visto nessuno come te prima d'ora
e io non ho mai conosciuto nessuno come te prima d'ora,
che forse poi in questa canzone un ritornello vero e proprio non c'è
e vorrei entrare in un locale e sentirla ed agitarmi,
e so che pensare questa cosa è una maledizione,
che se vuoi essere speciale per tutti poi finisci pazzo e solo.
La mia professoressa di storia dell'arte, alle superiori, mi diceva che le ricordavo tanto un suo amico
che ora si aggirava tossico e mendìco per i boulevard parigini e al quale lei aveva voluto molto bene,
io ero ovviamente onorato di questa cosa,
oltre che ammaliato dal termine mendìco.
Ma l'ambizione è una maledizione,
ma la diversità è una maledizione,
la bellezza è una maledizione,
il successo è una maledizione,
i soldi sono una maledizione,
gli amici sono una maledizione,
ottenere tutto quello che si vuole è una maledizione,
l'amore è una maledizione
e ci farà tutti a pezzi
ancora
e ancora.
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